Asti 2016
UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE
Carissimi Allievi del 91°,
con enorme ritardo causato da impegni di lavoro e di Pro Loco, solo poche righe per sottolineare la straordinarietà di questa Adunata astigiana per chi, come il sottoscritto, ha avuto l’onore, su invito del nostro grande Comandante Stefani, di organizzare contestualmente il ritrovo annuale del 91°.
Cercando di calarmi nello spirito dell’evento, ho immediatamente fatto mio uno dei principali obiettivi della Sezione di Asti per l’organizzazione di questa Adunata, vale a dire l’ Accoglienza, con il motto “Adotta un Alpino!”. Ed allora quale migliore occasione per mettere in pratica il suggerimento se non con i miei compagni di corso?
Detto fatto, grazie anche alla generosa disponibilità dei vari enti di Tonco, il mio piccolo paese di residenza che vanta però oltre 90 anni di tradizione alpina, i quali hanno risposto alla grande per quello che si è rivelato essere un evento unico per il paese: “tanti ufficiali insieme…… e chi li aveva mai visti qui da noi? Che bello! Che bravi!” Questi sono stati i commenti dei miei compaesani nei giorni successivi.
E’ stata davvero una “tre giorni” memorabile, per me e per mia moglie Matilde, a partire dallo striscione del nostro corso appeso sopra il portone di casa, alla tavola costantemente sovraccarica di ogni sorta di squisiti salumi, formaggi, pane e vino portati da ciascun partecipante per tutti gli altri, all’allegria festosa di ritrovarci insieme, con qualcuno dopo ben 38 anni, all’ineffabile naturalezza nel ricordare la nostra comune esperienza con dettagli certo lontani nel tempo ma straordinariamente vividi e presenti sicuramente nel cuore e nella mente di ciascuno di noi, ma soprattutto - per quanto mi riguarda- all’orgoglio di indossare il nostro cappello in ogni momento possibile di quelle tre giornate e a quello speciale senso di comunione ed amicizia che sempre ci lega ogniqualvolta ci si incontra come se gli anni non fossero davvero trascorsi.
Matilde ed io avremmo voluto fare di più per tutti voi, ci auguriamo che quel poco dell’Astigiano e del Monferrato che siamo riusciti a farvi visitare e a gustare nel breve tempo a disposizione sia per voi un buon ricordo; certamente ciò che voi avete dato a noi è stato ben di più, un’esperienza indimenticabile, o per citare il buon Albasini, un privilegio unico.
Un grande grazie quindi ad Alberto Stefani per avermi dato la possibilità di organizzare questo ritrovo e un grazie ancora più grande a tutti i colleghi che hanno voluto onorarmi della loro presenza per questa Adunata di Asti che è stata – a detta di tutti , organizzatori e spettatori – una magia irripetibile e grandiosa, anche grazie a ciascuno di voi.
Un arrivederci dunque in terra trevigiana, un abbraccio a tutti e un saluto al Cappello.
Ten. Paolo Perissinotto
ASTI 2016, ADUNATA DEI PRIVILEGI
Carissimi Allievi,
proprio così, devo dire che per me è stata l'adunata dei PRIVILEGI.
Ve ne faccio un breve resoconto:
sono stato doppiamente privilegiato dal destino (chi c'era l'ha saputo), che mi ha permesso di essere presente ad Asti nonostante un recente incidente in scooter che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Inoltre, per il fatto di non poter guidare, ho chiesto se c'era qualcuno che poteva darmi un passaggio; il conseguente privilegio è che proprio il Comandante Stefani mi ha portato a destinazione, in auto con Carlo Colombo, il quale con la sua solita estrema disponibilità e gentilezza mi ha ulteriormente privilegiato; in quanto acciaccato dall'incidente, mi ha ceduto infatti il proprio posto letto bello comodo scambiandolo con il mio posto in branda. E' un grande, me lo ha confermato ancora una volta.
In viaggio, fermi ad un autogrill per un caffè, ci si è avvicinato un uomo, circa della nostra età: dice un paio di volte “Alpini, Alpini”, e poi non riesce più a parlare per la commozione e le lacrime agli occhi. Poi finalmente, passatogli il magone, riesce a dirci che anche lui avrebbe voluto fare l'Alpino, come suo padre, ma non era riuscito, aveva già un figlio piccolo. Era una cosa che desiderava tantissimo. Privilegio di essere Alpini!!!
Si arriva a Tonco, casa dei Perissinotto: location straordinaria, come Paolo e sua moglie Matilde: la loro ospitalità, gentilezza, attenzione, organizzazione, in modo instancabile, costante e paziente, sono state superlative, con collaboratori di eccezione come Riccardo, fratello di Paolo, e Ornella, amica di Matilde. Ancora di più verso di me, particolari attenzioni per i miei acciacchi ed impedimenti. Che privilegio!!
Poi ci sono stati vari altri privilegi, vissuti da tutti gli Allievi presenti, ed altrettanto importanti:
cibi e prodotti tipici con conseguenti merende Alpine e vini pregiati, la visita al vecio Alpin locale, 94 anni, reduce di guerra, il coro degli Alpini abruzzesi nella chiesa del paese, la visita alle cantine Bava – Cocchi, la stupenda giornata di sole della domenica, i pranzi e le cene, in particolare quella speciale presso la sede del gruppo Alpini di Tonco, impreziosita tra l'altro dal Silenzio fuori ordinanza suonato da un bravo trombettista locale, in commovente ed intenso omaggio a chi è andato avanti.
Ed ancora: lo scatenato Perini motociclista, il ritorno in camper grazie alla grande disponibilità di Calafà, l'abbraccio veramente speciale, solo a me riservato (sarà perché sono il più bello?1?!), che ho ricevuto da Lella, moglie del simpatico ribelle Biscotti, il saluto di Walter Bisoffi, quell'AVE con la sua mimica particolare che sempre mi sorprende piacevolmente, ed il sapere già da prima che immancabilmente, alzandomi al mattino, la prima cosa che sentirò è un “ALBASINIIII” cantilenato dall'inconfondibile voce del Comandante Stefani, per il quale è difficile trovare parole non ancora dette sulla sua straordinaria capacità di tenerci uniti e di ricordarsi cose che nessun altro può sapere.
Ci sarebbe ancora da raccontare, volendo; sicuramente comunque, vedendoci una volta all'anno o poco più, il grande e vero privilegio è sapere che questo lungo tempo che passa tra un incontro ed il successivo è solo una mera calendarizzazione, perché nel cervello, ogni volta, incontrandovi, sembra che sia passata al massimo una settimana, un mesetto a dir tanto, e ciò può succedere solo quando si è Amici e si sta bene insieme, come sempre accade agli Alpini.
Ecco, per chi purtroppo non c'era, il quadro della situazione e delle giornate vissute; peccato solamente perché non ho potuto fare la sfilata né suonare la chitarra, causa postumi dell'incidente.
Le giornate sembrano sempre poche e passano in fretta, quando le si vive così intensamente e pienamente, e di ciò l'indiscusso merito, insieme ad un enorme ringraziamento ed a tanta ammirazione ed affetto, vanno al grande Paolo Perissinotto e, ancor più, alla mitica MATILDE.
Un abbraccio a tutti ed un saluto al Cappello. Sten Paolo Albas